Care lettrici e cari lettori,
in un percorso educativo che prevede l’accoglienza e il rispetto di bisogni, desideri, paure e specificità di ogni persona l’educatore può:
- accompagnare e aiutare gli educandi a perseguire la propria e specifica migliore forma di vita, o meglio quella forma di volta in volta possibile, considerando limiti e risorse a disposizione;
- promuovere e favorire l’autonomia, cioè la capacità di regolarsi da sé, anche grazie al potenziamento di varie capacità e competenze.(1)
Partendo da questa consapevolezza, negli ultimi anni, durante e dopo l'esperienza della pandemia, mi sono a lungo interrogata su quali capacità e competenze umane possa essere utile sviluppare per essere più resilienti a fronte di eventi che restringono i confini dell'esplorazione umana.
Questa ricerca mi ha portato a riflettere a lungo sull'istinto e la voglia di conoscere e di scoprire il mondo: in poche parole, sulla curiosità.
Un libro sull'attenzione
L’anno scorso mi è capitato di leggere un libro che ho trovato bellissimo, “L’arte di vedere le cose intorno a noi” del giornalista Rob Walker. L'autore approfondisce il tema della capacità di prestare attenzione: un elemento capace di donare vitalità, che connette con il mondo, con noi stessi e con gli altri.
Questo libro invita tutti a essere curiosi.
Presenta come meravigliosi la capacità e l’obiettivo di distinguere tra guardare e vedere, sentire e ascoltare, accogliere quello che il mondo ci porge e, allo stesso tempo, comprendere cosa è importante per noi.
Prestare attenzione è una capacità fondamentale per ogni processo creativo.
- E quanta creatività può servire per affrontare ogni aspetto della vita?
L’esercizio di prestare attenzione, alle piccole e grandi cose, non è semplice, ma è davvero importante farlo di frequente, da soli e in compagnia, perché ci può aiutare a sviluppare il nostro originale e unico punto di vista (e di ascolto, di udito…).
Nella contemporaneità siamo continuamente circondati da un eccesso di informazioni, pensiamo ad esempio a tutte le distrazioni che può dare lo smartphone, che ormai accompagna molte persone quasi dappertutto, rendendo più deboli le interazioni nel presente e la comunicazione faccia a faccia.
Anche e proprio per questo Rob Walker suggerisce di prendersi una pausa dalla distrazione.
Per imparare a concentrare la propria attenzione verso il punto che si desidera.
E dedicare a questo anche solo un’ora della nostra settimana.
Perché per lui quello che si fa con la propria attenzione è ciò che rende umani.
Bisognerebbe quindi sforzarsi di essere più curiosi, per aprirsi alla meraviglia, alla sorpresa, allo stupore…alla vita! (2)
Un libro sulla curiosità e l'età anziana
Un altro libro interessante che mi è capitato sotto mano, non a caso, dato che volevo approfondire l'argomento della curiosità connesso all’età anziana, è di un famoso psicoanalista italiano Massimo Ammaniti, “La curiosità non invecchia. Elogio della quarta età".
In questo libro vengono trattati sia il tema della difficoltà di invecchiare sia le opportunità offerte da questa stagione della vita.
Leggendo il libro, si può restare colpiti dalla riflessione che forse si invecchia davvero solo quando si fa fatica a stupirsi, quando si danno molte cose per scontate e si pensa che la vita ormai non possa più riservare sorprese.
Nonostante le difficoltà, date dai vari limiti che può portare con sé la vecchiaia, la curiosità
- può rappresentare una lente sul mondo, che permette di mettere a fuoco persone, esperienze, stimoli;
- un antidoto contro i problemi di memoria;
- e un approccio che può rendere più bello questo periodo della vita. (3)
Uno sguardo attento e curioso
La fotografia digitale è una delle mie passioni e la uso anche come strumento nel lavoro educativo.
In quest'articolo ho inserito alcune fotografie che ho scattato in questi giorni in un parco di Bologna,
- per condividere la mia personale esperienza connessa ad avere uno sguardo curioso sulla realtà;
- per mostrare come l'attenzione può fissare alcuni elementi escludendone altri o mettendoli in secondo piano,
- e come essi possano essere valorizzati anche con l'aiuto di strumenti come la macchina fotografica.
Sia fotografare sia riguardare in seguito le fotografie e riflettere sul lavoro svolto può favorire lo sviluppo di attenzione e curiosità, oltre che di benessere e socialità, nel momento in cui le foto vengono condivise e commentate con altre persone.
Note bibliografiche
1 Agostino Portera, Winfried Böhm, Luigi Secco, Educabilità, educazione e pedagogia nella società complessa. Lineamenti introduttivi, UTET università, Novara, 2007, pp.
2 Rob Walker, L’arte di vedere le cose intorno a noi, DeAgostini, Milano, 2019, pp. IX-XVI
3 Massimo Ammaniti, La curiosità non invecchia. Elogio della quarta età, Mondadori, Milano, 2017, pp. 3 e 108.
Bibliografia
Ammaniti M., La curiosità non invecchia. Elogio della quarta età, Mondadori, Milano, 2017
Portera A., Böhm W., Secco L., Educabilità, educazione e pedagogia nella società complessa. Lineamenti introduttivi, UTET università, Novara, 2007
Walker R., L’arte di vedere le cose intorno a noi, DeAgostini, Milano, 2019
Note d'autore
Per usare i testi degli articoli frutto del mio ingegno e impegno o le fotografie scattate da me, cioè quelle che riportano la firma, siete pregati di citare la fonte, grazie.
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